Oltre dieci anni di malattia. Una disfunzione renale devastante che, se non affrontata, poteva costarle la vita. Per fortuna Kanchan Bhagat aveva una risorsa che forse nemmeno immaginava: sua figlia Swati che le ha donato quel che le ha permesso di sopravvivere, un rene appunto, quando la sua malattia nel 2010 è improvvisamente peggiorata.UN GRANDE REGALO – “I medici”, scrive il Sun, “dissero che sarebbe potuta morire senza un donatore”. E la figlia, velocemente, ha fatto un passo in avanti per dirsi pronta. “La coppia ha dovuto subire un’operazione di due ore ed entrambe sono state rilasciate dall’ospedale proprio il giorno della Mamma l’anno scorso”. La figlia è peraltro una professionista della salute, un paramedico, che ora racconta: “Scoprire che tutto è andato bene proprio la domenica della mamma è stato il miglior regalo che potessi avere.
MENO FIORI, PIU’ VITA – Quando mi sono proposta di donarle un rene, all’inizio”, dice Swati, “lei era disposta a tutto pur di far sì che io non rischiassi la vita per lei. Ma non avrei accettato un no come risposta”; un piccolo siparietto ironico ha accompagnato il primo festeggiamento: “Abbiamo scherzato un sacco perché la sorella di Swati non aveva portato niente. Ho detto”, dice Kanchan, “è ok- mi hai appena dato un rene”.